Ultimo post … è nato il nuovo blog

marzo 23, 2009

sono felice di informarvi del fatto che il nuovo blog è pronto e l’indirizzo è:

www.2dipicche.net

Grignetta – Cresta Cermenati

marzo 15, 2009

 

Panoramica sulla Cresta Cermenati

Panoramica sulla Cresta Cermenati

dopo che ieri ho ripreso contatto con la roccia nella falesia di Galbiate (grazie a Fra e Roberto), oggi mi concedo una bella mattinata di sole sulla Cresta Cermenati che, se da un lato ha il difetto (almeno per me) di essere davvero poco piacevole, dall’altro ha il pregio di portarmi in vetta alla Grignetta.

Prima salendo, poi in vetta, vedo gente che arriva da tutte le parti e tutti contenti … dalla Sinigaglia, dalla Segantini, dal Canale Porta, dal Canale Pagani, dal Canale Caimi …. insomma anche dal sentiero Cecilia…. praticamente un’invasione!

Salendo, ho messo i ramponi dal bivio per il traverso verso i Magnaghi anche se, fino a lì, la salita è una continua alternanza di ghiaccio e roccia …

Discesa in neve molle …. e, finalmente, bibita …. pizza e svaccamento al sole.

ho creato una piccola galleria …. la foto degli ultimi dentro al Porta l’ho scattata dopo mezzogiorno …. come fanno a trovarsi ancora lì?

… c’era gente in vetta con le scarpe antinfortunistiche! … non c’è limite al peggio.

aggiornamento blog

marzo 13, 2009

ciao a tutti

sto spostando il sito web dal server windows al server linux per poter installare wordpress e potenziare il blog. Mi scuso se dovesse succedere qualcosa del tipo … guerra atomica … collisione spaziale o, semplicemente, il fatto di scomparire per qualche giorno ….

Spero nell’ordine di:

1) riuscire a spostare il sito senza fare danni

2) riuscire ad installare wordpress prima che esso disinstalli me

3) per quelli che lo visitano e per me, rendere più bello il blog

…. intanto il sito è già out… 

alla prossima ….. spero.

 

P.S. Il sito è tornato a funzionare, ma lo sviluppo del blog mi richiede moooooolto tempo….. quindi continuo a postare qui.

nodi base

febbraio 24, 2009

A titolo di ripasso, in primis per me stesso, condivido qualche video di youtube:

 

… per sorridere un po’.

febbraio 24, 2009

Monte Pizzoccolo – cresta EST

febbraio 22, 2009
Panorama sul Garda e sulla Cresta del Ganio

Panorama sul Garda e sulla Cresta del Gaino

 

Questa è un’uscita che io e Fra avevamo in canna da un po’ e ieri l’abbiamo fatta.

Le relazioni che si trovano in rete parlano di cresta sud-est quando, in realtà, sono due creste ben distinte (leggendo il sito “ufficiale” http://www.pizzoccolo.it) sia come collocazione che come difficoltà (la sud è più semplice). Questa è sicuramente una salita di stampo alpinistico.

Ci abbiamo messo quasi otto ore per arrivare in vetta e tornare, sul sentiero, alla macchina (col buio).

Poichè non ho voglia di tediarvi con la descrizione dell’avvicinamento in auto e del dove si attacca il sentiero (potete trovarlo comodamente su http://www.on-ice.it) mi dedico alla descrizione della cresta. 

il tratto semplice della cresta

il tratto semplice della cresta

Altro che II°!!! di secondo c’è il tratto iniziale, durante il quale, per non sciogliermi al caldo sole, mi sono dovuto fermare a togliere l’inopportuna calzamaglia… si sarebbe potuto arrampicare in maglietta!

Il resto della cresta (sicuramente più di 1000 metri di sviluppo), salita con gli scarponi rigidi e senza assicurazione, è di III° se si seguono gli ometti (anche se in certi tratti ripidi mancano) ed è un po’ più di III° se si effettuano deviazioni libere.

lo sviluppo della cresta (sx) e gli ultimi tratti di misto

lo sviluppo della cresta (sx) e gli ultimi tratti di misto

Alcuni passaggi sono un po’ placcosi ed esposti e hanno richiesto tutta la pazienza di Francesco nei miei confronti.

Mi sono conciato le mani di spine presenti nei tratti erbosi o in qualche ciuffetto sulla roccia (tra l’altro davvero bella) e oggi mi danno abbastanza fastidio…

La neve comincia a circa 200 metri dall’uscita della cresta dando inizio al tratto di misto un po’ infido sia per la qualità della neve che per il fatto che questa poggi sull’erba umida (per il primo tratto di neve è bene stare sul filo di roccia). L’uscita avviene sul pendio nevoso proveniente dalla cresta sud … pochi passi e si oltrepassa l’anemometro … pochi passi ancora e si arriva alla croce di vetta … tanto tempo e si torna alla macchina stanchi ed assetati.

il tratto di cresta verso la vetta

il tratto di cresta verso la vetta

Francesco in vetta

Francesco in vetta

il primo tratto di discesa

il primo tratto di discesa

il tramonto sul lago di Garda

il tramonto sul lago di Garda

In vetta, vista l’ora tarda, siamo stati solo il tempo di bere e di darci un’occhiata in giro… Bello è il panorama sul lago di Garda e sulla cresta del Monte Gaino, altra via di roccia che, prima o poi, mi dovrà sopportare…

alla prossima

Ancora Sodadura? Sì.

febbraio 14, 2009

 

Panorama sul Sodadura

Panorama sul Sodadura

 

Ancora il Sodadura? Oggi io e il mio amico Paolo, ci siamo incamminati con molta calma da Culmine San Pietro fino al Sodaura. Salendo al rifugio Nicola, si vede chiaramente il fronte della valanga caduta domenica scorsa sul Grignone e giunta fino al Pialeral. Praticamente, un fronte che va dal Brioschi alla traccia dell’invernale, impressionante. Il sentiero che appena sotto Culmine san Pietro si stacca verso i Piani di Artavaggio è un’autostrada lunga, tortuosa e che prende quota molto lentamente … Mi ha ricordato il sentiero che dal Pian del Re sale al Rifugio Quintino Sella (al Monviso). Davvero lungo.

Il meteo di oggi è stato molto bello (solo un po’ di vento in cresta) e, grazie alla buona traccia, , siamo saliti in vetta senza problemi e senza ramponi. La neve scesa è così tanta che la Madonnina risulta essere sepolta.

In realtà, il mio desiderio sarebbe stato quello di effettuare la traversata dal Sodadura all’Aralalta ma, una volta in vetta, mi sono accorto della sua irrealizzabilità. Mancanza di traccia e neve troppo alta e farinosa per pensare di riuscire. Appena sotto la vetta del sodadura e un po’ più in basso, si sono formati degli accumuli a cui prestare attenzione e che possono scaricare. In ogni caso, sulle creste di salita, non ci dovrebbero essere problemi.

Alla prossima.

Simone Moro e Denis Urubko sono in vetta!

febbraio 9, 2009

Simone Moro e Denis Urubku sono entrati nella storia dell’alpinismo, mettendo fine al capitolo delle prime invernali sugli ottomila Himalayani;  salendo il Makalu, ultima cima ancora inviolata, hanno chiuso il cerchio.

Complimenti per l’impresa!

Per maggiori dettagli andate qui

La postproduzione di un’immagine

febbraio 8, 2009

 

prima (foto superiore) e dopo.

prima (foto superiore) e dopo.

 

Oggi ci sarebbe dovuto essere il sole ma il meteo ha deciso di mantenere ciò che non aveva promesso, almeno fino ad ora … quindi che fare? Mi metto al tavolo e sistemo alcune foto. Non ho voglia di farlo da solo quindi immagino di avere vicino qualcuno a cui raccontare come lo faccio (non è detto che sia il modo più corretto, ma è il mio) … e, per vostra sfortuna, ci siete voi.

Pur non volendo affrontare il discorso religioso ed etico della postproduzione … fin dove si possa parlare di elaborazione delle immagini e dove questa si trasformi in fotoritocco … qualcosa devo dire. La postproduzione di immagini digitali, credo sia non solo utile ma indispensabile a restituire le cromie e le sensazioni vissute dagli occhi mentre scattavano. La latitudine di posa (da wikipedia: la latitudine di posa misura la capacità di registrare sfumature che vanno dallo scuro al chiaro. Maggiore è la latitudine di posa, più grande è la capacità di registrare neri più neri e chiari più chiari) dei nostri occhi è molto più ampia rispetto a quella della fotocamera … le pupille (il diaframma della macchina fotografica) si regolano automaticamente passando dalla luce all’ombra …. quello che opera la fotocamera è sempre un compromesso, quindi migliorabile. Per questo motivo, intervenire sulle immagini, non è un “taroccamento” ma serve a rendere loro giustizia.

Gli interventi che, per scelta, effettuo sulle immagini, sono solo quelli che venivano effettuati in camera oscura …. non metto un tramonto dove non c’è (taroccamento!).

ok, prendiamo come riferimento le due immagini sopra riportate e che trovate, di dimensioni maggiori, qui.

Le uniche cose in comune tra le due immagini (due jpg fin dalla nascita), sono il taglio e  la ottimizzazione dell’esposizione attraverso la regolazione dei livelli (funzione Levels). La prima immagine si ferma lì.

Per quanto riguarda gli interventi sulla seconda immagine, ovvero la mia procedura standard, mi comporto così:

1) Eliminazione/attenuazione della dominante magenta (o blu) tipica delle foto di montagna

2) Effettuazione della pulizia/purezza dei colori attraverso la regolazione della loro composizione cromatica (funzione colore selettivo o selective color)

3) Aumento della brillantezza (funzione Contrast o, meglio, funzione Vibrance – presente solo in CS4)

4) un briciolo di saturazione

5) contrasto quanto basta. (funzione Contrast, se non già utilizzata al punto 3)

6) un pizzico di maschera di contrasto.

Non spiego operativamente le singole azioni in quanto saranno incluse in un piccolo tutorial, sulla fotografia di montagna, in corso di lavorazione…

L’unica cosa che, in questa sede, mi sento di suggerire,  è quella di effettuare ciascun intervento su un livello distinto dell’immagine in modo da preservare sempre lo scatto originale.

Fazio intervista Bonatti

gennaio 26, 2009

Qualche giorno fa, per caso, sono capitato sulla RAI durante il programma di Fabio Fazio ….. essendomi sintonizzato ad intervista quasi terminata, mi sono girate un po’ le scatole … per fortuna S.Google risolve quasi tutti i problemi… ecco l’intervista a Bonatti divisa in due parti e condivisa con voi:

alla prossima.