Questa è un’uscita che io e Fra avevamo in canna da un po’ e ieri l’abbiamo fatta.
Le relazioni che si trovano in rete parlano di cresta sud-est quando, in realtà, sono due creste ben distinte (leggendo il sito “ufficiale” http://www.pizzoccolo.it) sia come collocazione che come difficoltà (la sud è più semplice). Questa è sicuramente una salita di stampo alpinistico.
Ci abbiamo messo quasi otto ore per arrivare in vetta e tornare, sul sentiero, alla macchina (col buio).
Poichè non ho voglia di tediarvi con la descrizione dell’avvicinamento in auto e del dove si attacca il sentiero (potete trovarlo comodamente su http://www.on-ice.it) mi dedico alla descrizione della cresta.
Altro che II°!!! di secondo c’è il tratto iniziale, durante il quale, per non sciogliermi al caldo sole, mi sono dovuto fermare a togliere l’inopportuna calzamaglia… si sarebbe potuto arrampicare in maglietta!
Il resto della cresta (sicuramente più di 1000 metri di sviluppo), salita con gli scarponi rigidi e senza assicurazione, è di III° se si seguono gli ometti (anche se in certi tratti ripidi mancano) ed è un po’ più di III° se si effettuano deviazioni libere.
Alcuni passaggi sono un po’ placcosi ed esposti e hanno richiesto tutta la pazienza di Francesco nei miei confronti.
Mi sono conciato le mani di spine presenti nei tratti erbosi o in qualche ciuffetto sulla roccia (tra l’altro davvero bella) e oggi mi danno abbastanza fastidio…
La neve comincia a circa 200 metri dall’uscita della cresta dando inizio al tratto di misto un po’ infido sia per la qualità della neve che per il fatto che questa poggi sull’erba umida (per il primo tratto di neve è bene stare sul filo di roccia). L’uscita avviene sul pendio nevoso proveniente dalla cresta sud … pochi passi e si oltrepassa l’anemometro … pochi passi ancora e si arriva alla croce di vetta … tanto tempo e si torna alla macchina stanchi ed assetati.
In vetta, vista l’ora tarda, siamo stati solo il tempo di bere e di darci un’occhiata in giro… Bello è il panorama sul lago di Garda e sulla cresta del Monte Gaino, altra via di roccia che, prima o poi, mi dovrà sopportare…
alla prossima
febbraio 24, 2009 alle 8:54 PM
Sempre belle le tue foto !!!
ciao
Fra
marzo 15, 2009 alle 6:32 PM
Ti faccio i miei complimenti tanto per le foto che per i testi. Hanno il pregio di “invogliare”. In più, anche tu hai una passione per la ricerca di itinerari non sempre compresi tra i “supergettonati” dell’escursionismo e dell’alpinismo. Alla prossima e ancora complimenti.